Tab Article
Con la sua ricerca innovativa sui "distretti industriali", Becattini apre una prospettiva nuova alla lettura dei fenomeni dello sviluppo economico, ponendo al centro dell'attenzione aspetti che la visione tradizionale, prigioniera dell'idea dell'inevitabile avanzamento del gigantismo industriale, lasciava in ombra. Con questa nuova chiave di lettura, il fulcro dello sviluppo torna a essere l'agente umano col suo impegno, la sua intelligenza, la sua creatività, nell'industria, nella ricerca scientifica, nella vita in generale. Il ruolo del progresso tecnico in senso stretto ne viene, conseguentemente, ridefinito e storicizzato. Quanto all'accumulazione e alla concentrazione del capitale, ne risulta evidenziata la duplice natura di alimento e di limite dello sviluppo socioeconomico. Nell'attuale dibattito sui dilemmi connessi ai segni del declino economico del nostro paese, l'autore si distacca dal pensiero dominante per sottolineare il ruolo di una politica industriale che sviluppi, qualificandoli, i tradizionali punti di forza del nostro export: Made in Italy e meccanica.